Le tracce di un decennio di crisi (da sorvegliata speciale dell’Europa) si percepiscono da qualche saracinesca abbassata e alcuni edifici fatiscenti, ma Atene sembra aver superato brillantemente il suo periodo economicamente più duro e oggi è diventata una città brulicante di turisti, super organizzata nell’accoglienza e nella logistica (conta 13 mila taxi e un servizio Uber impeccabile), nuovi musei ed esperienze da vivere. Per questo può essere la meta ideale per un fine settimana in ogni stagione dell’anno oltre ad essere il porto di partenza per una vacanza nelle straordinarie isole greche. L’ho visitata per 3 giorni ad agosto, dopo aver trascorso una settimana nell’isola di Folégandros (arcipelago delle Cicladi), destinazione molto amata dagli italiani per la sua autenticità senza fronzoli e non ancora troppo inflazionata. Ecco una mini-guida sulle cose da fare nella capitale greca, diventata oggi anche una capitale del gusto, dell’architettura, della street art, dell’arte contemporanea e delle riqualificazioni urbane.
3 giorni ad Atene: dove alloggiare
Atene è una città molto facile da esplorare. Oltre all’abbondanza di taxi e al servizio Uber è dotata di un’efficiente metropolitana. Ma alloggiando in uno dei quartieri centrali è possibile visitare i siti di maggior interesse a piedi senza prendere mezzi. Ho scelto per il mio soggiorno l’Apollo Palm Hotel nel quartiere Psirri famoso per i localini e vicino a Monastiraki, la Plaka e l’Acropoli.
Un hotel di recente costruzione, la facciata ricorda gli edifici art decò di Miami Beach, all’interno una corte silenziosa dove svetta una palma, le stanze molto confortevoli e dai colori sunny con predominanza di giallo e arancio. Ottima la colazione dolce e salata servita a buffet. La chicca inaspettata è il rooftop con una vista piena e senza ostacoli dell’Acropoli. Il luogo ideale dove sorseggiare un ouzo (il tipico liquore greco a base di anice) dopo cena ammirando la collina iconica illuminata e se c’è la luna piena l’effetto è ancora più suggestivo. https://apollopalmhotel.com
3 giorni ad Atene: cosa vedere
Atene, pur essendo la culla della civiltà classica è una capitale proiettata nella modernità. Conta oltre 3 milioni di abitanti, strade e quartieri sono in continuo movimento e dalle varie colline che disegnano il territorio urbano si ha la reale percezione dell’estensione metropolitana, un tappeto immenso di case bianche che arrivano a lambire il mare fino al porto del Pireo, snodo logistico cruciale per raggiungere le isole. Si può iniziare a scoprire la città prenotando un tour a piedi guidato in lingua inglese con l’organizzazione www.freetour.com.
Ci sono varie opzioni, passeggiate mattutine o serali con differenti focus della durata massima di 3 ore. Le guide sono ragazzi preparati che rispondono ad ogni quesito e danno consigli pratici sulle cose da fare e vedere. Il giro è gratuito ma è implicita una mancia a piacere al termine del tour. Nel corso della nostra passeggiata ho visto l’Agorà, il Flea Market, l’Agorà romana con la Torre dei venti, la Plaka con il Duomo ortodosso di Atene, Piazza Syntagma e il folcloristico cambio della guardia davanti al Monumento del milite ignoto, rito che si ripete ogni ora tutti i giorni dell’anno.
Le guardie chiamate Euzones indossano la tipica uniforme con gonnella e babbucce e sembrano danzare: in realtà la marcia imita il passo di un cavallo. La camminata è proseguita attraverso il giardino botanico, i resti del bagno romano e del Tempio di Zeus (in piedi sono rimaste solo 15 colonne su 104 originarie) per poi terminare nella zona trendy di Kukaki, proprio sotto l’Acropoli.
L’Acropoli e il Partenone
Il cuore di Atene è l’Acropoli, visibile da qualunque angolo della città. Un punto di riferimento non solo per gli ateniesi ma per l’umanità visto che questa montagna sacra rappresenta la quintessenza della civiltà classica. In cima il Partenone, tempio greco per eccellenza e modello di perfezione. L’Acropoli ospita anche altri edifici: tra i più importanti i Propilei, l’ingresso storico della città e l’Eretteo con la Loggia delle Cariatidi, sculture-colonna di danzatrici che rendono omaggio alla Dea Artemide.
Quelle posizionate nella Loggia sono copie mentre 5 delle statue originali si trovano nel Nuovo Museo dell’Acropoli, ai piedi della collina sacra. La sesta invece è conservata al British Museum di Londra.
Consiglio di visitare prima il moderno e scenografico Museo dell’Acropoli e poi salire al tramonto sull’Acropoli, quando fa meno caldo, per ammirare oltre ai monumenti anche Atene avvolta dai colori del sole calante. https://www.theacropolismuseum.gr/
Situato a soli 300 metri dall’Acropoli (vicino all’ingresso sud della collina sacra), la sede del museo è anche un’opera architettonica contemporanea. Costruito in acciaio, vetro e cemento su una superficie di 14.000 metri quadrati, l’edificio sfrutta al massimo la luce naturale per valorizzare i 4.000 pezzi esposti, tutti appartenenti all’Acropoli. L’ultimo piano ha le stesse dimensioni del Partenone ed è stato deviato di 23º rispetto al blocco centrale, orientato direttamente verso la collina sacra. Da giugno 2024 è stata aperta al pubblico anche la zona seminterrata degli scavi con una serie di interessanti reperti.
Irrinunciabile è il Museo Archeologico Nazionale che oltre ad essere il più grande della Grecia documenta attraverso migliaia di reperti tra oggetti (bellissimi i gioielli d’oro) e statue, tutta l’arte ellenica dal periodo neolitico (oltre 7 mila anni avanti Cristo) alla cultura cicladica e micenea fino all’arte classica e romana.
Le collezioni del museo sono ordinate su due piani divise per sezioni: preistoria, sculture, vasi, oggetti provenienti da Santorini, oggetti in bronzo e arte egiziana. La visita del museo risulta piacevole, non pesante e nonostante la mole espositiva non richiede tempi lunghi. https://www.namuseum.gr/
Un altro bell’esempio di arte classica è lo Stadio Panathinaiko o Stadio dei bei marmi e di tutti gli ateniesi. E’ la struttura sportiva che ha ospitato i primi Giochi Olimpici dell’Era Moderna, l’unico stadio del mondo costruito interamente con marmo pentelico (dal nome del monte omonimo), lo stesso con cui è stato realizzato il Partenone. Nei suoi sotterranei c’è il Museo Olimpico con la rassegna di tutte le torce e le locandine delle varie Olimpiadi nell’ultimo secolo.
In questo luogo nel 330 a.C. venne edificato il primo stadio in legno in occasione delle Panatenee, feste religiose che si celebravano ogni quattro anni con competizioni agonistiche in onore di Atena. Fra le attività svolte gare di equitazione, atletica, lotta, corsa con quadriga, ma anche concorsi musicali e di bellezza. Oggi si può passeggiare fra le scalinate dove in passato gli spettatori osservavano le gare, entrare nella pista per provare le sensazioni degli atleti e salire sul podio per scattare una foto vicino agli anelli, simbolo dei Giochi Olimpici. https://www.panathenaicstadium.gr/
La novità di Atene: il Museo Maria Callas
Il Museo Maria Callas, il primo al mondo dedicato al leggendario soprano greco è stato inaugurato a ottobre 2023 al centro di Atene, nel quartiere Plaka. Il museo celebra il centenario della nascita di Maria Callas – inserito nella lista degli anniversari Unesco per il 2023 – e presenta al grande pubblico la carriera e la personalità dell’artista evidenziando gli elementi salienti della tecnica vocale che l’hanno resa unica. Attraverso oggetti, testi, video ed estratti audio i visitatori, anche non esperti, possono seguire l’intero percorso di Maria Callas: i suoi esordi, gli anni in Grecia, la carriera internazionale e i ruoli principali, la vita sociale e sentimentale, la personalità iconica.
Nel 2000 il Comune di Atene acquistò i primi oggetti della collezione partecipando ad un’asta internazionale a Parigi. Da allora è cresciuta e oggi comprende più di 1000 reperti. Varie istituzioni e collezionisti privati hanno contribuito all’apertura del museo, alcuni oggetti sono stati donati dalla Scala di Milano, Metropolitan Opera, La Fenice di Venezia e l’Arena di Verona dove la Callas fece il suo debutto italiano nel 1947. La collezione comprende, tra le altre cose, il suo album fotografico (1947-1959), costumi di spettacoli, spartiti, lettere, manifesti e programmi di sala, oggetti personali, dischi, libri, riviste e dipinti.
La visita inizia al secondo piano, con 3 sale immersive dove poter ascoltare alcune delle arie più famose della Callas: la sala Norma con l’ambientazione dell’aria Casta Diva. Le altre due sale sono dedicate all’opera Tosca con l’aria Vissi d’arte, vissi d’amore e alla Traviata con l’aria Sempre Libera. L’ultima sala ospita le registrazioni audio e alcune foto della masterclass tenuta da Maria Callas all’inizio degli anni ’70 alla Juilliard School of Music di New York.
La visita prosegue al primo piano dove si possono scoprire gli inizi della carriera di Maria Callas in Grecia e la consacrazione internazionale, la vita nel jet set e i grandi maestri, il suo rapporto con la moda, il mito e la sua eredità. Molto curato il gift shop dove poter trovare t-shirt e oggetti con il logo degli occhi della Callas.
Nata a New York da genitori immigrati greci nel 1923 Anna Maria Sofia Cecilia Kalogeropulu visse ad Atene dal 1937 al 1945, dopo la separazione dei genitori. Nel 1937 iniziò gli studi al Conservatorio Nazionale Greco e poi al Conservatorio di Atene. Il 27 agosto 1942 interpretò il primo ruolo da protagonista, quello di Tosca, nell’opera di Puccini. Nel 1951 fece la sua prima apparizione ufficiale alla Scala di Milano con I vespri siciliani di Verdi mentre negli anni Cinquanta cantò sui più grandi palcoscenici del mondo, a Londra, New York e Parigi. Il 24 agosto 1960 interpretò per la prima volta Norma al Teatro di Epidauro. Morì a Parigi nel 1977 all’età di 53 anni. Le sue ceneri furono disperse nel Mar Egeo due anni dopo. https://mariacallasmuseum.gr/en/
Arte contemporanea e street art
Atene è una città stimolante anche per l’arte contemporanea e la street art. I murales ricoprono intere facciate di edifici e sono un po’ ovunque nei quartieri centrali. A Psirri dove ho alloggiato ne ho visti molti e di grandi dimensioni.
Per l’arte contemporanea consiglio (ma non li ho personalmente visitati) la collezione Goulandris, museo privato dell’armatore Basil e della moglie Elise Goulandris, coppia di mecenati e collezionisti greci. Scomparsi rispettivamente nel 1994 e nel 2000 hanno vissuto tra Europa e America contribuendo alla sviluppo delle relazioni culturali e internazionali. Il primo museo della Fondazione Goulandris fu aperto sull’isola di Andris nelle Cicladi ma il sogno della coppia era di aprire un museo ad Atene per offrire a un pubblico ampio la possibilità di entrare in contatto con l’arte contemporanea. Aperto nel 2019 al centro di Atene il museo Goulandris si sviluppa su 11 piani, di cui 5 sotterranei e ospita capolavori di Cézanne, van Gogh, Gauguin, Monet, Degas, Rodin, Toulouse-Lautrec, Bonnard, Picasso, Giacometti, Balthus e lavori di artisti moderni greci. https://goulandris.gr/en/
Il Museo Benaki fondato nel 1930 dal commerciante Antonis Benaki in memoria di suo padre Emmanuel Benaki è ospitato nei 4 piani della villa neoclassica della famiglia Benaki nel centro di Atene. Il museo custodisce oltre 45 mila oggetti storici raccolti da Benaki in 35 anni, opere d’arte greca dal periodo preistorico a quello moderno nonché una vasta collezione di arte asiatica e mostre periodiche. La sede principale del museo si trova nell’originaria casa dei Benaki di fronte al Giardino Nazionale sul viale Regina Sofia. Tra le opere più importanti alcuni capolavori di El Greco, uno scrittoio che appartenne a Lord Byron, il mobile d’ingresso di un palazzo egiziano del XVII secolo.
https://www.benaki.org/index.php?lang=el
Il Museo Nazionale di Arte Contemporanea di Atene (EMST) è stato fondato nel 2000 e originariamente ospitato in vari luoghi della capitale (tra cui la Athens Concert Hall e la Athens School of Fine Arts). Alla fine ha trovato la sua sede stabile nell’ex birreria FIX – un edificio simbolo di Atene – vicino al vivace quartiere di Koukaki, a pochi passi dall’Acropoli che si può ammirare dalla terrazza del museo. Il design industriale dell’edificio e il minimalismo degli ampi spazi espositivi, illuminati naturalmente, lo rendono uno dei migliori musei di Atene. Ospita mostre temporanee e una collezione permanente di 172 opere firmate da 78 artisti internazionali e greci moderni. https://www.emst.gr/
ll piccolo Museo Alekos Fassianos ha aperto le sue porte al pubblico nel 2023, progettato e ristrutturato dall’architetto Kyriakos Krokos in collaborazione con l’artista. L’edificio è la casa d’infanzia di Fassianos molto popolare in patria per il suo stile inconfondibile. In mostra le prime tele dal mood astratto degli anni ’60 e degli anni parigini. Opere influenzate dall’arte bizantina, collage, tecniche miste, dipinti invisibili ma anche ampiamente riconoscibili con la grafia più caratteristica di Fassianos. Gli eroi dell’infanzia si fondono con quelli della mitologia greca creando l’uomo. Oltre ai dipinti l’esposizione mette in luce la personalità poliedrica dell’artista presentando oggetti realizzati a mano, mobili e luci, testi e libri da lui illustrati e un ricco archivio di scenografie e costumi per commedie e opere teatrali. Ogni singolo oggetto e arredo è fatto a mano, curato dallo stesso Fassianos, dai pomelli delle porte, alle maniglie degli armadi, ai chiodini degli specchi, agli affreschi e ai pavimenti a mosaico. https://www.alekosfassianos.gr/
Dove mangiare ad Atene: i quartieri della movida
La cucina è un aspetto qualificante dell’accoglienza greca. In generale si mangia molto bene ovunque cibi genuini a prezzi più che corretti. Personalmente non ho mai fatto a meno delle classiche insalate con la feta o dei dakos, ricetta cretese a base di friselle con pomodoro, formaggio greco o alici marinate. Ottimo anche il pesce alla griglia e le carni cotte alla piastra. Le specialità conosciute sono la moussaka (una parmigiana molto sostanziosa), il souvlaki (spiedini di carne) lo tzatziki (salsa a base di yogurt), i dolmades (involtini di foglia di vite ripieni di riso bianco), il saganaki (formaggio alla piastra) e tra i dessert la baklava a base di frutta secca e miele. Molto diffuso anche il cibo di strada come il gyros pita, il panino ateniese con carne e salse varie.
Ho amato in particolare un paio di ristorantini nella zona di Psirri a due passi dal mio hotel. L’Atlantikos specializzato in pesce fritto o al forno, molto essenziale ma sempre con la fila e frequentato dai greci, segno della qualità del luogo. Di fronte si trova la taverna vintage Ivis, altrettanto buona e dai piatti abbondanti e succulenti.
Tra i quartieri più caratteristici da girare a piedi Monastiraki, il cuore commerciale della città. Vivace, pieno di negozi e boutique. Oltre al sito archeologico scoperto nella metropolitana si può visitare il Museo di Arte Popolare Greca e la Biblioteca di Adriano.
Le strade per lo shopping di souvenir e le taverne tradizionali sono Ermou Street e Adrianou Street. Psirri è il quartiere hipster, rumoroso, con le mura firmate da street artist. Ma ci sono anche gallerie d’arte e negozi curiosi.
Kolonaki ha uno stile elegante, le boutique alla moda, gli edifici neoclassici e liberty, i negozi e i ristoranti molto raffinati. La zona commerciale per eccellenza. Plaka è il più centrale e data la prossimità all’Acropoli è stato chiamato Quartiere degli dei. Un luogo antico che custodisce il fascino dei borghi con un labirinto di stradine strette su cui si affacciano edifici molto belli, sobri, di epoca neoclassica e botteghe con souvenir particolari. Anche qui non mancano le taverne dove gustare piatti della tradizione e bere un ouzo ghiacciato.
Nel quartiere di Kolonaki si trova la collina del Licabetto, una piccola montagna di 278 metri d’altezza da cui si godono le migliori viste di Atene e dell’Acropoli specie al tramonto. Durante l’epoca classica la collina era coperta da una densa vegetazione e sulla cima si costruì un tempio dedicato a Zeus. Il nome viene dai lupi che nell’antichità abitavano nella foresta di pini. In cima, oltre alla vista mozzafiato è visitabile la Cappella ortodossa di San Giorgio. La collina si può raggiungere a piedi, percorrendo il sentiero fra i pini, in auto o utilizzando la funivia.
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