Il viaggio alla scoperta della street art romana prosegue con Torpignattara, un quartiere di cui conoscevo solo il nome. Un pianeta lontano, mai attraversato neppure per sbaglio in auto. Torpignattara da pignatte, le anfore incastonate nella cupola del vicino mausoleo di S. Elena (risalente al IV secolo) che servivano ad alleggerirne il peso e contenerne la calce. Situato nel quadrante est della capitale, Torpignattara è stato teatro negli ultimi anni di importanti progetti di riqualificazione che lo hanno trasformato in una delle aree più floride della street art.
Eco Museo Casilino è il nome del progetto di arte diffusa che abbraccia l’intero quartiere. Torpignattara ha una vocazione multietnica: ospita cinque moschee e la scuola Pisacane, dove la presenza di figli di immigrati supera quella dei bambini di famiglie italiane. Un tempo Torpignattara accoglieva cittadini emigrati dal nord Italia e dalle altre province laziali, ora da tutto il mondo.
Street art: i murales di Torpignattara
Negli ultimi anni si è trasformata in un vero e proprio museo a cielo aperto dove poter ammirare gli esempi della migliore street art in tutte le sue declinazioni: murales, stencil art, tape art. L’area è molto estesa, richiederebbe più di una visita e in questa recensione vi proponiamo solo una breve selezione delle opere presenti. L’articolo vuole essere soprattutto una suggestione, un invito a scoprire l’arte urbana che caratterizza Roma, considerata a ragione la capitale europea della street art.
A Torpignattara resterete sorpresi dal murale più alto della capitale, 32 metri, intitolato Coffee Break. Si trova in via Ludovico Pavoni 118 ed è stato realizzato dal duo polacco Etam Cru che ha ritratto un clochard riemerso da una pattumiera intento a bere un caffè fumante offerto dagli abitanti della zona. La fotografia di un contrasto sociale fatto di disagio e accoglienza insieme.
Gli edifici della zona ospitano i lavori di Jef Aérosol, pioniere indiscusso della stencil art e C215, definito il Banksy francese. Non mancano ovviamente i principali street artist italiani come Agostino Iacurci, Diavù, Etnik e il duo Sten & Lex. L’artista sardo Tellas firma l’opera corale Erbarium realizzata insieme ad altri 15 colleghi mentre lo spagnolo Dulk ci coinvolge nei suoi incubi fumettosi.
Un intero isolato in via di Torpignattara è stato dipinto dal peruviano, ormai residente a Roma da anni, Carlos Atoche, famoso per le creazioni dal sapore rinascimentale (realizzate con il contributo degli abitanti degli edifici). Se siete fortunati, come accaduto a me, potrete incontrarlo su una scala, tutto incappucciato per non essere visto in faccia, con pennelli e vernice.
Su via dell‘Acqua Bullicante, importante direttrice della zona, è situato il Cinema Impero. All’esterno le opere di Diavù sottoforma di locandine dipinte con le immagini di registi famosi da Monicelli a Pasolini e attori come Anna Magnani. L’Impero era un cinema degli anni ’30 (ne esiste un altro gemello ancora in funzione ad Asmara in Eritrea). Chiuso da decenni oggi ospita alcune residenze d’artista, una scuola di danza e il centro culturale MuRo, progetto del Museo Urbano di Roma ideato da Diavù.
Nicola Verlato è invece l’autore nel 2015 della cosiddetta Cappella Sistina di Torpignattara, un murale monocromo sui toni del grigio e dall’atmosfera biblica, nascosto all’interno di un condominio in via Galeazzo Alessi 215. Si intitola Hostia ed è un tributo a Pasolini del quale viene narrata la morte. La firma del francese Atlas è invece l’opera stessa e abbraccia l’intera parete laterale di un edificio.
Tutti i graffiti di Torpignattara nascono da progetti studiati e supportati da due gallerie: la Wunderkammern e l’Art Gallery Varsi, oltre che dall’associazione Alice nel Paese della Marranella e dal dinamico comitato di quartiere che ha promosso il progetto I Love Torpignart (con l’obiettivo di liberare i muri per metterli a disposizione gratuitamente degli artisti o produrre direttamente murales). Inoltre gli stessi proprietari degli immobili, “offrono” le proprie facciate come tele per la realizzazione dei murales.
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