Domus Artium è la casa delle arti (dal latino). La formula ricorda quella dei salotti musicali settecenteschi animati da aristocratici e intellettuali. Eventi privati dove si costruivano o disfacevano, tra snobismo e divertimento, le reputazioni di compositori e interpreti. Un fenomeno sociologico che portò successivamente ai primi concerti pubblici con clienti paganti.
A distanza di qualche secolo è possibile rivivere lo spirito di questa antica tradizione ascoltando artisti di fama internazionale nelle dimore nobiliari più belle di Roma dalla Galleria Borghese a Palazzo Colonna, al Casino dell’Aurora di Villa Ludovisi Boncompagni e, novità di quest’anno, anche in palazzi delle istituzioni e spazi pubblici come l’Auditorium Parco della musica. Sedi che sprigionano ancora più fascino grazie al connubio tra la maestosità dei luoghi e l’emozione di performance di musica da camera con grandi interpreti.
Dopo una prima apprezzata edizione è partita la seconda stagione di Domus Artium, il circuito di concerti da camera accompagnati da momenti conviviali e visite guidate speciali all’interno di location suggestive.
La rassegna è stata ideata da Barrett Wissman – fondatore del Tuscan Sun Festival di Cortona – con l’obiettivo di promuovere interesse verso l’arte e creare un nuovo pubblico del futuro. Non sono eventi pensati per l‘elite ma per avvicinare le persone agli artisti in un ambiente non troppo grande, quasi in intimità spiega Wissman.
L’iniziativa, patrocinata dal ministero della Cultura, prevede 5 date romane fino a maggio. Quest’anno si inaugura anche la collaborazione con l’Accademia Internazionale di Imola che porterà in 3 differenti appuntamenti gli artisti tra i ragazzi della scuola per esibizioni e masterclass nella cornice di Palazzo Monsignani Sassatelli.
Sinergia che culminerà al Teatro Flaiano, piccolo gioiello novecentesco a due passi dal Pantheon e da piazza Venezia, con il concerto di quattro allievi di Imola a Roma. A questo proposito è previsto anche a un carnet di abbonamenti per i giovani. Tra le Istituzioni partner di Domus Artium c’è la Galleria Colonna, gioiello del barocco romano che per il secondo anno ospiterà uno dei concerti più importanti. Le info sul programma della stagione sono consultabili sul sito.
Il programma di Domus Artium per il 2023
Si inizia a fine gennaio a Palazzo della Cancelleria con Nina Kotova – che di Domus Artium è direttrice musicale – insieme a Josu de Solaun nella Sonata per violoncello di Chopin. In programma anche musiche di Rachmaninov, Britten, e Piazzolla. Il giorno dopo replica a Imola.
Riflettori accesi il 20 febbraio per Angela Gheorghiu all’Auditorium Parco della Musica (Sala Sinopoli). Icona della lirica dalla notevole presenza scenica è accompagnata dal maestro Gianluca Marcianò.
Il 14 marzo il talento di Pinchas Zukerman e del suo trio trovano massima espressione nello scenario di Palazzo Colonna con il Trio op. 70, n. 1 di Beethoven, conosciuto come Trio degli spettri. Si replica con un concerto e una masterclass il giorno seguente a Imola.
Tra le grandi novità di quest’anno la collaborazione con la Galleria Borghese per una data in primavera. Il programma vede presenze di spessore come la pianista canadese Hélène Mercier insieme alle star del violino e del violoncello, Renaud Capuçon e Kian Soltani e al primo clarinetto dell’Orchestra di Parigi Pascal Moraguès.
Il quartetto si cimenterà nell’esecuzione del Quatuor pour la fin du temps, capolavoro mistico di Olivier Messiaen scritto dal compositore durante la prigionia in un campo tedesco nel 1941, uno dei più alti esempi di musica cameristica del XX secolo.
Midori, l’affermata musicista giapponese sarà invece al Casino dell’Aurora di Villa Boncompagni Ludovisi il 26 maggio con un recital di musiche per violino di Bach. Ad aprire le porte la stessa principessa Boncompagni Ludovisi.
Seguirà una replica ad Imola il giorno seguente. L’evento al Casino dell’Aurora, un vero e proprio museo che conserva al suo interno l’unico affresco di Caravaggio al mondo, vedrà anche la partecipazione di Vittorio Sgarbi in veste di oratore in un’insolita lettura per similitudini e contrasti tra Caravaggio e Bach.
Domus Artium e la convivialità
E’ uno degli aspetti che caratterizza ogni serata di Domus Artium. L’esibizione musicale è preceduta da un calice di benvenuto e seguita da una cena con degustazione di vini. Un’esperienza del gusto ogni volta diversa con chef affermati come Antonio Ziantoni, giovane stellato della capitale oppure Enzo al 29 protagonista della serata a Palazzo della Cancelleria. Partner per l’offerta di vini d’eccellenza alcune delle cantine più rinomate come Antinori, Colle Massari, Corte dei Papi.
Il concerto d’apertura a Palazzo della Cancelleria
Costruito a partire dal 1485 per volere del Cardinale Raffaele Riario, il Palazzo della Cancelleria non è solo uno degli edifici più belli di Roma ma anche il primo palazzo interamente rinascimentale della città. La sua maestosità svetta su Corso Vittorio Emanuele II e sull’omonima piazza a due passi da Campo de’ Fiori. Oltre al cortile del Bramante, il Palazzo ospita il Salone dei cento Giorni affrescato da Vasari e l’Aula Magna, o Sala Riaria, con affreschi del ‘700 e il celebre orologio dipinto del Baciccia.
https://www.museionline.info/tipologie-museo/palazzo-della-cancelleria
Palazzo Monsignani Sassatelli di Imola è un edificio tardo rinascimentale dall’imponente struttura esterna che si affaccia sulla via Emilia e il basamento a scarpata. Dall’entrata principale si accede ad un cortile porticato formato da esili colonne in arenaria con capitelli.
Gli artisti del concerto d’apertura a Palazzo della Cancelleria
Riconosciuta a livello internazionale come una delle migliori strumentiste della sua generazione Nina Kotova si è esibita come solista con orchestre sinfoniche in tutto il mondo e ha fatto tournée nel Regno Unito, Europa, Asia e Stati Uniti. Ha studiato al conservatorio di Mosca e si è diplomata alla Musikhochschule di Colonia. Si è esibita per la prima volta come solista con orchestra a 11 anni in Unione Sovietica sulla Piazza Rossa a Mosca, per la famiglia imperiale del Giappone e a Buckingham Palace a Londra per il re Carlo III. Insegna violoncello presso l’Accademia Internazionale di Imola.
Josu de Solaun è un pianista iberico tra i nuovi astri della tastiera, vincitore del prestigioso Concorso George Enescu di Bucarest e del primo Premio al I Concorso Pianistico dell’Unione Europea. Pianista, improvvisatore, concertista, poeta e compositore si è esibito come solista con l’Orchestra del Teatro Mariinskij, l’Orchestra da Camera di Mosca, la Filarmonica della Fenice, l’Orchestra Filarmonica George Enescu, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Colombia e molte altre istituzioni nel mondo tra cui la Carnegie Hall e il Metropolitan di New York.
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