Gran Premio Terre di Canossa 2018. Slow drive: letteralmente “guida lenta”. E’ una nuova declinazione di turismo per chi desidera conoscere angoli insoliti senza stress e in modo emozionante. Guidare un’auto storica su strade di campagna poco affollate e fermarsi nei borghi storici è un’attività sempre più diffusa. E anche se non si possiede una vettura d’antan è possibile noleggiarla. Ho provato personalmente il piacere di questo tipo di vacanza dinamica 8 anni fa. L’occasione è stata la partecipazione al Gran Premio Terre di Canossa, una competizione di regolarità classica (come la 1000Miglia), dove non conta la velocità ma il rispetto dei tempi imposti. Non sapevo nulla di auto storiche e di gare di questo tipo. In modo un po’ inconsapevole mi sono buttata in questa esperienza e da allora sono diventata un’appassionata del genere. Quando posso, cerco di partecipare alle gare più belle. E il Gran Premio Terre di Canossa è, nel panorama dei rally storici, il migliore per il giusto mix di sportività e turismo.
Merito degli organizzatori e fondatori dell’evento Gran Premio Terre di Canossa, Luigi Orlandini e Francesca Azzali di Reggio Emilia, che hanno fatto diventare questa loro creatura un modello di riferimento nel settore. Perchè Canossa? Perchè la gara si svolge tra i territori di Emilia, Liguria e Toscana, un tempo dominio di Matilde di Canossa, prima regina d’Italia in epoca medievale. “Ci rivediamo a Canossa!”, è il saluto che riecheggia tra i partecipanti al termine di ogni edizione. E’ successo anche quest’anno per l’ottava volta. Seicento i chilometri percorsi dal 19 al 22 aprile fra le incantevoli strade di Emilia, Liguria e Toscana. Coinvolti nel Gran Premio Terre di Canossa 2018, 105 equipaggi provenienti da tutto il mondo che si sono sfidati nei passaggi a cronometro delle 60 prove, tutte di notevole difficoltà tecnica e di differente tipologia: su strada e in pista, in salita e in discesa, alcune veloci, altre panoramiche. La cavalcata, che ha preso il via da Salsomaggiore Terme si è conclusa dopo due giorni e mezzo a Reggio Emilia.
Gran Premio Terre di Canossa 2018: l’organizzazione
Il Gran Premio Terre di Canossa 2018 si distingue nel panorama attuale dei rally storici per la combinazione vincente tra parte turistica e adrenalina della competizione. I tempi sono studiati alla perfezione per poter vivere momenti conviviali e visitare i luoghi attraversati senza rinunciare al piacere della gara. Venti le auto anteguerra presenti, una vera rarità, (si intendono le vetture prodotte prima della Seconda Guerra Mondiale) 28 case automobilistiche rappresentate, in testa Alfa Romeo con 15 vetture (la sottoscritta ha gareggiato con un’Alfa Romeo Giulia Spider del 1962).
In pista anche un’auto che ha fatto la storia del cinema. La Triumph TR3 del ’58 utilizzata nelle riprese de “La Dolce Vita” di Federico Fellini con Marcello Mastroianni e Anita Ekberg, alla sua prima uscita pubblica dopo un lungo lavoro di restauro, scoperta in un garage privato di Pesaro e fatta rinascere dall’ex senatore Filippo Berselli, il proprietario, che ne ha ricostruito ogni passaggio.
In questa edizione del Gran Premio Terre di Canossa 2018 ogni equipaggio è stato dotato di uno smartphone con un’applicazione per l’assistenza in caso di problemi alla vettura, cosa piuttosto comune quando si è alla guida di queste “vecchie signore”. Il cellulare si è rivelato molto utile anche per comunicare con la direzione di gara e controllare in tempo quasi reale i risultati delle prove.
Gran Premio Terre di Canossa 2018: il percorso
La gara ha preso il via dalle spettacolari Terme Berzieri di Salsomaggiore, preceduta da una serata di gala al Palazzo dei Congressi, gioiello liberty inaugurato nel 1901, così come il Grand Hotel dove hanno alloggiato gli equipaggi. Il Salone Moresco del Palazzo dei Congressi, realizzato nel 1925 come salone delle feste, fu scelto dal regista Bernardo Bertolucci per girare alcune scene del film premio oscar “L’Ultimo Imperatore”. La cena di gala è stata curata dallo chef stellato Massimo Spigaroli, che ha deliziato i commensali con le specialità della zona. Particolarmente apprezzato il culatello e le polpette fritte di culatello.
La gara del Gran Premio Terre di Canossa 2018 è subito entrata nel vivo con le prove speciali nel circuito di Varano, seguite da quelle al Passo Cento Croci in uno scenario da cartolina. Svalicati gli Appennini, la carovana è scesa su La Spezia fino a Portovenere per il pranzo, seguito da una sosta con vista in cima al Castello di Lerici, dove è stato allestito un buffet di dolci e focacce liguri. Come ogni anno siamo passati all’interno dell’Arsenale della Marina Militare di La Spezia, quasi una città per le sue dimensioni, dov’era ormeggiata la Nave Amerigo Vespucci, “la più bella del mondo”, come venne definita dalla marina americana. Le ultime prove della giornata si sono svolte a Monte Marcello per poi proseguire verso il borgo di Ameglia e Bocca di Magra. In serata, l’arrivo fuori gara a Forte dei Marmi. Ho alloggiato al California Park Hotel, un quattro stelle immerso in un parco, con arredi dai colori chiari molto rilassanti.
La seconda giornata del Gran Premio Terre di Canossa 2018 si è svolta tutta nel cuore della Toscana, tra Lucca e Pisa, che abbiamo raggiunto attraverso un percorso panoramico tra le Alpi Apuane e la Garfagnana. A Lucca, abbiamo pranzato presso il Real Collegio dove è possibile ammirare uno dei chiostri più antichi della città. Poi le auto hanno sfilato lungo le antiche mura, costruite nel 1504, oggi Patrimonio Unesco, solitamente chiuse al traffico ma accessibili per l’occasione. Altrettanto stimolante la tappa a Pisa dove gli equipaggi si sono fermati per una sosta davvero speciale all’interno del giardino segreto della Fondazione Comel, aperta in via eccezionale ai partecipanti del Gran Premio Terre di Canossa. Uno scrigno a pochi passi da Piazza dei Miracoli e dalla Torre Pendente. E’ una delle tante chicche previste dagli organizzatori per rendere ogni volta diverso ed esclusivo il percorso della manifestazione.
Rientrando a Forte dei Marmi si è svolto il consueto gruppo di prove a cronometro in Piazza Marconi per il Trofeo Forte dei Marmi – Cuervo y Sobrinos, e a seguire il beach party al Bambaissa Club, diventato ormai un appuntamento fisso del Terre di Canossa. Mai come in questa edizione il meteo è stato così favorevole da regalare agli equipaggi quattro giorni di sole pieno. Il party al Bambaissa si è svolto sulla spiaggia, al tramonto, con un ricchissimo buffet a base di pesce, carne e champagne in abbondanza.
Nell’ultimo giorno di gara del Gran Premio Terre di Canossa 2018 gli equipaggi hanno salutato il mare della Versilia e sono rientrati in Emilia passando per la rinascimentale Sarzana e attraverso gli Appennini sul Passo del Cerreto. Destinazione finale Reggio Emilia, non prima però di cimentarsi con le ultime 3 prove speciali sugli avveniristici ponti sul Po di Calatrava per poi tagliare il traguardo, sfilando, nel centro della città fino a piazza del Duomo. La cerimonia di premiazione si è svolta in una location sorprendente: all’interno dell’hangar nuovo di zecca di Ruote da Sogno, alle porte di Reggio Emilia, un immenso contenitore di auto e moto storiche. Negli spazi, utilizzati anche per eventi, sono custodite oltre 700 moto (la più grande collezione d’Europa) e oltre 70 auto storiche.
Dopo il Gran Premio Terre di Canossa 2018, ci vediamo alla prossima edizione !
Link utili:
Canossa Events – Reggio Emilia, Milano, Dubai
Tel. +39 0522 421096 – www.canossa.it
Grand Hotel Salsomaggiore
Web: www.grandhotelsalsomaggioreterme.it
California Park Hotel Forte dei Marmi
Web: www.californiaparkhotel.com
Bambaissa Club, Viale della Repubblica 3 55042 Forte dei Marmi
Tel. +39 0584 787239
Web: http://www.augustus-hotel.it/it/ristorante-spiaggia-forte-dei-marmi-bambaissa
Ruote da Sogno, Via Daniele da Torricella 29 – 42122 Reggio Emilia
Tel. +39 0522 268511
Web: www.ruotedasogno.com
Photo credits: René Photo e Dino Benassi
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