Il titolo di questo reportage rispecchia il mio stato d’animo dopo la visita a Petra. Da sola merita un viaggio in Giordania e va vista almeno una volta nella vita. Perché i colori e le vibrazioni della roccia arenaria che ti avvolgono dall’inizio alla fine del lungo pellegrinaggio in questo sito straordinario ti entrano nella mente e nell’anima lasciandoti una forte energia e un senso di pienezza e appagamento. Un viaggio completo tra storia e natura, aromi e culture. Un itinerario ideale per tornare a viaggiare fuori dall’Europa e riassaporare finalmente il piacere dell’evasione.
Petra: in Giordania con Quality Group
La proposta di un viaggio in Giordania è arrivata in modo inaspettato: “Vuoi andare la prossima settimana a Petra e vederla senza turisti?” Si è accesa subito una luce. Desideravo andare a Petra da tempo, era nella mia lista dei desideri ma la pandemia aveva interrotto ogni forma di programmazione. Avevo studiato un itinerario fai da te, mi ero consultata con chi conosce bene il paese, ma, fatti due conti, un tour organizzato da professionisti oltre a costare meno garantisce qualità dei servizi, organizzazione logistica e soprattutto una valida assistenza in loco che di questi tempi non è un elemento trascurabile.
Mistral del Gruppo Quality è uno dei migliori tour operator italiani, attivo su tutti i continenti e con itinerari collaudati e studiati da decenni. Quality Group propone la Giordania da 40 anni avvalendosi di un corrispondente di fiducia che seleziona le migliori guide, autisti, strutture ricettive e mezzi di trasporto.
Perché fare un viaggio in Giordania ora? Perché è attualmente uno dei pochissimi paesi visitabili nella sua interezza dall’Italia senza obbligo di quarantena. La Giordania, va sottolineato, è un paese sicuro da tutti i punti di vista e il turista è sacro.
L’itinerario educational di Quality Group si è articolato in 5 giorni/4 notti, ma la proposta di un viaggio classico in Giordania è di 8 giorni/7 notti, quindi con ritmi molto più rilassati.
Il volo Royal Jordanian Air (www.rj.com) è diretto da Roma e impiega circa 3 ore. L’arrivo all’aeroporto di Amman è assistito già all’uscita dal finger. Espletate le formalità (alla fine della recensione troverete tutte le info pratiche e sanitarie relative al viaggio in Giordania), la guida ufficiale, Ismail, ci accoglie agli arrivi. Da questo momento è il nostro angelo custode per tutta la durata del viaggio. Ismail parla un italiano perfetto e lavora con Quality Group dal 2012. E’ la nostra chiave di accesso per scoprire la Giordania, la sua gente e la sua storia.
Giordania: l’itinerario proposto da Quality Group
Amman
La capitale Amman, che si trova a 1000 mt sopra il livello del mare, dista circa un’ora dall’aeroporto. E’ una metropoli da 4 milioni di abitanti su una popolazione totale di 10 milioni. Il transfer avviene su un pullman dotato di wifi che sarà il mezzo utilizzato per tutto il viaggio. L’hotel selezionato è il Marriott Amman 4 stelle superiore situato in posizione strategica, a pochi minuti dalle attrazioni principali della capitale come la Cittadella, il Teatro Romano, Jerash e la collina di Jabal Amman.
https://www.marriott.it/hotels/travel/ammjr-amman-marriott-hotel/
Wadi Rum
Il deserto del Wadi Rum (Uadi Ram la pronuncia in arabo) è una tappa fondamentale del viaggio in Giordania. La strada verso sud è lunga (oltre 3 ore) ma è intervallata da una sosta al sito di Umm El Rasas, antichissimo insediamento con resti di età romana e bizantina (era una fortezza militare) famoso per i mosaici perfettamente conservati all’interno della chiesa di S. Stefano, una delle quattro chiese rinvenute dopo gli scavi. L’avvicinamento al Wadi Rum è molto suggestivo.
Il deserto, detto anche Valle della Luna, appare dall’alto di una curva, quasi all’improvviso con la sua luce abbagliante. Una distesa scavata nei millenni dallo scorrere di un fiume sul suolo sabbioso e di roccia arenaria nella Giordania meridionale a 60 chilometri da Aqaba, la località affacciata sul Mar Rosso famosa per i fondali ricchi di pesci e flora marina.
Con i suoi 720 chilometri quadrati e un’altitudine di 1600 metri è il deserto più vasto del paese. Dimenticate l’idea di unterritorio fatto di dune e sabbia. Il Wadi Rum ha una morfologia mista di roccia arenaria rossastra e sabbia che lo rende magnetico e fascinoso. Il pernottamento con i pasti tipici è in un campo tendato, il Mazayen Rum Camp che ha bungalow molto comodi, bagno privato e aria condizionata.
Un consiglio: anche se l’idea vi alletta evitate le cosiddette bubble, tende di forma geodetica semitrasparenti, perché quelle che troverete in Giordania sono tutte prodotte in Cina, hanno un forte odore di plastica e si surriscaldano. Molto più confortevoli i classici bungalow.
Prevista un’escursione in pick-up scoperto per ammirare la bellezza del territorio, i graffiti primordiali e soste mirate per scattare foto da cartolina. Immancabile l’attesa del tramonto sulla cima di una duna e poi a cena la Makluba, una specialità giordana che significa Rovesciata perché materialmente il pentolone contenente riso e carne viene rovesciato in modo scenografico prima di essere servito.
Petra
Petra è una della sette meraviglie del mondo e patrimonio Unesco dal 1985, conosciuta anche come la Città Rosa per il colore delle rocce. Basterebbe questo per introdurre uno dei luoghi più indimenticabili di sempre. Fu scoperta quasi per caso nel 1812 da un archeologo svizzero che aveva sentito parlare di questo insediamento nascosto e vestendosi da beduino era riuscito a penetrare i meandri di roccia arenaria fino alla Città Perduta.
Non è ancora certo quando fu costruita ma la città cominciò a prosperare come capitale dell’Impero Nabateo dal primo secolo a.C. diventando strategica per il commercio dell’incenso, mirra e spezie. Gli edifici che vedrete a Petra sono sepolcri scavati dai Nabatei dall’alto al basso nella roccia più di duemila anni fa. L’escursione a Petra occupa l’intera giornata. Preparatevi a percorrere 17 chilometri e 25 mila passi, a meno che non vogliate ricorrere per qualche tratto agli asinelli o cammelli che troverete numerosi lungo il percorso.
Tutta la visita a Petra ha un forte impatto fisico e spirituale. Io l’ho definita un’esperienza immersiva assolutamente unica. Un viaggio mistico che inizia dal Siq, la gola spettacolare di roccia arenaria dai colori intensi (larga dai 3 metri nel punto più stretto fino ai 15) lunga 1,2 km al termine della quale si apre davanti agli occhi lo spettacolo del Tesoro di Petra, alto 40 metri e decorato con capitelli corinzi.
Godetevi questa passeggiata, riempite gli occhi delle sfumature e delle forme di questa roccia magnetica, toccatela, guardatela, respiratela. Che dire del Tesoro, immagine iconica di Petra? Io ho avuto il privilegio di vederlo con pochi turisti. E se non vi basta potete tentare di scattare la foto top arrampicandovi su un’altura impervia con l’aiuto delle guide locali (ma non ufficiali) che per 10 dinari (l’equivalente di 12 euro) vi accompagnano tirandovi letteralmente su con la forza di braccia.
Ma ne vale davvero la pena. Mezz’ora di sofferenza per un affaccio mozzafiato, sconsigliato ai deboli di cuore e a chi soffre di vertigini. Un’immagine che vi resterà impressa per sempre.
Petra è anche molto altro. Accompagnati da Ismail proseguiamo il lungo pellegrinaggio attraverso tutti i punti di interesse del sito. C’è persino un teatro da 4 mila posti scavato nella roccia, tutta la serie delle Tombe Reali dalle facciate sontuose mescolate a quelle popolari (semplici grotte sullo stile dei sassi di Matera) fino al Monastero, tempio nabateo e ultimo avamposto di questo sito straordinario. Quality Group prevede una pausa pranzo a metà strada nel Basin Restaurant, il miglior punto di ristoro dell’area.
Il percorso è lungo ma non sentirete mai la fatica perché sarete inebriati da tanta bellezza. L’Hotel scelto per il pernottamento è il Marriott Petra, a 5 minuti d’auto dall’accesso alla valle di Petra. Albergo 4 stelle superiore con piscina, circondato dalle montagne di Petra. Tre volte la settimana (lunedì, mercoledì, giovedì) è possibile fare anche l’escursione di Petra by night che consiste nella passeggiata molto suggestiva lungo il Siq fino al Tesoro illuminato da migliaia di lanterne di carta.
Prima di lasciare Petra è prevista una visita a Beida, la Piccola Petra, chiamata così perché ha un Siq di pochi metri. Ma il sito è davvero bello e rispetto a Petra che nasce come cimitero, Piccola Petra era un luogo di divertimento: tutti gli edifici scavati nella roccia ospitavano infatti triclini e fontane per le feste.
https://www.marriott.it/hotels/travel/mpqmc-petra-marriott-hotel/
Mar Morto
La tappa sul Mar Morto completa idealmente un tour in Giordania. Prima di raggiungere il punto più depresso della terra, a 392 metri sotto il livello del mare, ci siamo fermati sul Monte Nebo, uno dei siti più venerati della Giordania, il luogo dove morì Mosé e da cui vide la Terra Promessa.
Da questa altura che ospita un monastero francescano, alcuni mosaici bizantini e l’ulivo della pace piantato durante un pellegrinaggio da Giovanni Paolo II, è possibile vedere il Mar Morto e lungo la linea del fiume Giordano il confine con Israele.
L’altra visita è a Madaba, tra le più antiche città della Giordania dove ammirare il famoso mosaico con la mappa della Palestina e della Terra Santa risalente al VI sec. custodito nella chiesa ortodossa di S. Giorgio. A Madaba abbiamo pranzato in un ristorante all’interno di una casa privata, Hikayet Sitti (tradotto: I Racconti di mia nonna) in un’atmosfera familiare. In cucina la figlia del proprietario ha preparato le pietanze tipiche del luogo.
L’arrivo sul Mar Morto è nel primo pomeriggio al Marriott Dead Sea Resort & Spa, un 5 stelle da 200 stanze affacciato sulle sponde del lago. Albergo molto articolato con piscine, terrazze, e una discesa al mare dove abbiamo trascorso il resto della giornata fino al tramonto. E’ d’obbligo cospargersi di fango del Mar Morto dalle proprietà depurative, tenerlo in posa per almeno 15 minuti e poi fare il bagno nell’acqua salatissima, caldissima e iper-galleggiante del lago dalle proprietà altrettanto depurative e leviganti.
Attenzione agli occhi, non bagnateli se non volete soffrire…e poi rimanete in acqua per tutto il tempo che volete. Noterete che la pelle non si cuoce come normalmente avviene quando si sta molto a mollo. L’esperienza è incantevole come lo è il paesaggio al tramonto con le luci di Gerusalemme che si accendono sull’altra sponda del lago. Una raccomandazione: usate un costume da bagno vecchio che avete intenzione di buttare. I prodotti beauty del Mar Morto sono un ottimo souvenir: molto ampia la gamma che troverete nei negozi, dagli scrub alle creme ai fanghi per corpo e viso.
https://www.marriott.com/hotels/travel/qmdjv-dead-sea-marriott-resort-and-spa/
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