L’Archeologia Privé: la qualità e l’esperienza culinaria sull’Appia Antica patrimonio Unesco (2024)

Scritto da  Laura  in 

Una delle strade più antiche e conosciute di Roma, la via Appia Antica diventata il 60esimo sito italiano riconosciuto dall’Unesco. Un ristorante storico, L’Archeologia, antica locanda nei primi dell’800. Al suo interno un nuovo format, il Privé, dallo stile contemporaneo con un’offerta fine dining esclusiva firmata dallo chef Stefano Ruzzoli.

L'Archeologia Privé
L’Archeologia Privé

Il ristorante l’Archeologia e la sua storia

L’Archeologia era un’antica stazione di posta per il cambio dei cavalli e un importante crocevia per artisti e mercanti provenienti dal Mediterraneo. La fondazione della locanda risale al 1804 ed è testimoniata da un’incisione.  

Ancora oggi  si è immersi in un’atmosfera suggestiva: l’imponente rudere di una tomba romana funge da quinta alla visione del giardino e del glicine che da oltre 300 anni fiorisce e regala un gioco di luci e ombre nel pergolato al piano terra. In epoca moderna il ristorante ha preso il nome L’Archeologia per gli archeologi che durante gli scavi sull’Appia Antica effettuati dopo la Seconda Guerra Mondiale affollavano le sale per la pausa pranzo o la cena.

La via Appia Antica patrimonio Unesco
La via Appia Antica patrimonio Unesco

L’Archeologia Privé: il concept e gli interni

La nuova apertura affianca al nome storico il concetto di Privè, sinonimo di esclusività, eleganza e intimità.  L’Archeologia Privè è un ristorante nel ristorante, quasi un home restaurant riservato. Gli ambienti si trovano al piano superiore della stessa struttura de L’Archeologia.  Vicino all’ingresso della cantina (ricavata all’interno di un antico sepolcro ipogeo del I secolo d.C.), una porta d’accesso conduce ad una scala e al Privé.

Le sale sono tre, quella centrale con il salotto e il bancone bar, ai due lati gli ambienti dedicati alla cena: la Sala Butterfly con un tavolo da massimo 8 persone, il camino in vetro temperato e una terrazza con vista sull’Appia Antica, e la Sala delle Lucciole sempre per 8 persone al tavolo. Gli interni hanno uno stile contemporaneo: la ristrutturazione non ha modificato i volumi e ha mantenuto la bellezza del pavimento nella zona bar, uno spigato di epoca romana. Oltre al bancone bar c’è una cucina dedicata dove lo chef Stefano Ruzzoli realizza le sue creazioni.

Lo chef Stefano Ruzzoli de L'Archeologia Privé
Lo chef Stefano Ruzzoli

Nell’idea del proprietario L’Archeologia Privè vuole essere un’esperienza esclusiva per i momenti importanti: proposte di matrimonio, cene di famiglia per occasioni speciali, festeggiamenti tra amici, cene aziendali, momenti romantici. Ma anche semplicemente per coloro che vogliono regalarsi una cena luxury tra la storia.

La zona-bar de L'Archeologia Privé
La zona-bar de L’Archeologia Privé

Il menu de L’Archeologia Privé

Il menu de L’Archeologia Privè è diverso rispetto alla carta de L’Archeologia. Si tratta di un menu degustazione creato su misura per l’ospite dove la fantasia dello chef incontra i desideri del cliente. Il risultato è un menu a sorpresa che però si basa sulle preferenze e le voglie comunicate in fase di prenotazione: dalle capesante alla quaglia, ai ricci di mare con acqua di pomodoro e zucchine alla brace alla degustazione di ostriche e champagne. Anche il servizio è diverso: un’esperienza esclusiva con lo chef che presenta e ultima i piatti a vista direttamente al tavolo per un’esperienza culinaria unica nel suo genere.

Il centro di tutto è la materia prima stagionale unita alla grande ricerca. La formula base de L’Archeologia Privè prevede un menu degustazione di sette portate, con prezzi differenziati in base alle persone presenti in sala. Ad esempio la cena romantica per 2 persone costa 250 euro a persona (menu da sette portate + benvenuto dello chef, wine pairing incluso). Con più coperti il prezzo scende fino a 130 euro a persone esclusi i vini.

Lo chef Stefano Ruzzoli è un giovane talento classe 1987. Dopo aver concluso gli studi alberghieri ha svolto esperienze in importanti cucine nazionali: Hotel Bernini, Enoteca Caprarica a Roma, Sadler a Milano. Ha partecipato a cinque campionati Culinary World Cup e attualmente insegna in diverse scuole di cucina ma continua a girare il mondo per apprendere nuove tecniche e ispirazioni. Tra i piatti signature il tortello ripieno di ossobuco con carpaccio di asparagi, aria al parmigiano e limone candito, la quaglia al barbecue servita con crema di mais affumicato, la scarola con pomodori bruciati e caviale di aringa, il risotto al burro affumicato, l’ostrica alla mela verde e perle di tapioca.

L’Archeologia Privé Via Appia Antica 139 Roma

larcheologia.it

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