Anguilla è stata una tappa della crociera ai Caraibi con Star Clippers. Due giorni prima dell’imbarco a Saint Martin ho scelto di visitare l’isola più vicina e facilmente raggiungibile a mezz’ora di barca. Il soggiorno, organizzato con il supporto dell’ente del turismo, è durato meno di 48 ore ma sufficienti a cogliere il feeling di Anguilla che ha mantenuto intatta la sua autenticità e semplicità nonostante il target elevato della clientela e il livello delle strutture presenti sull’isola.
Fine gennaio è un periodo ideale, asciutto e ventilato ma di altissima stagione per la presenza massiccia di turisti americani. Di conseguenza gli alloggi sono più cari. Mi ha colpito il fatto che nonostante ci fosse il fully booked quasi ovunque, la sensazione è stata sempre quella di un’isola molto tranquilla, senza folle rumorose e con spiagge deserte e incontaminate. E’ la magia di Anguilla: un’isola pura, semplice, selvaggia, dove si viene sempre accolti dal sorriso della gente.
Anguilla e il turismo
Anguilla fa parte delle Piccole Antille, la più settentrionale delle Isole Sottovento britanniche (o Leeward Islands). Ha una forma stretta e allungata che ricorda quella di un’anguilla. Di qui il nome datole dai primi esploratori europei. E’ tra le più piccole, 35 chilometri quadrati, 25 km di lunghezza per 5 km di larghezza con una popolazione di 15 mila abitanti.
La temperatura media mensile è di 27 gradi, tra 27 e 28 gradi quella dell’acqua. Fino a qualche anno fa aveva poche strutture ricettive ma negli anni ’80 il governo ha deciso di incrementare il turismo facendo costruire soprattutto alberghi di lusso e ville residenziali. In poco tempo Anguilla è diventata una delle destinazioni più esclusive dei Caraibi.
Diversi traghetti giornalieri in partenza da Saint Martin – da cui dista solo 16 Km – a un costo ragionevole (28 dollari a tratta) consentono di visitare Anguilla anche in un solo giorno. La corsa dura circa mezz’ora sia con il ferry pubblico sia con i charter privati della compagnia Calypso al costo di 75 dollari a tratta. Preparatevi a fare le montagne russe sull’acqua.
Quel tratto di mare è sempre molto ventoso e se soffrite di mal di mare armatevi di travel gum e affini. La tortura dura poco ma potreste rimanere schoccati dalle evoluzioni sulle onde dei driver privati. In questo caso meglio optare per il battello pubblico decisamente più stabile. Al ritorno bisogna pagare al terminal dei ferry una departure tax che varia da 28 a 36 dollari.
Le spiagge di Anguilla
Anguilla è la quintessenza dei Caraibi e di quello che rappresentano nel nostro immaginario: palme, alberi di cocco, spiagge di sabbia bianca accecante, acque limpide, ristorantini sul mare. L’isola conserva anche esempi di arte rupestre delle popolazioni indigene visitabili al Fountain Cavern National Park. Ma il vero punto di forza di Anguilla sono le spiagge.
Non può mancare un tuffo alla RendezVous Bay, quella che più mi ha colpito, lambita da acque calme e cristalline: una mezzaluna ideale per una lunga passeggiata o una sosta per un punch al rum con sottofondo live di musica reggae. Un punto panoramico super instagrammabile è The Arch, un arco di roccia a strapiombo sul mare. Non è indicato da nessuna parte ma gli autisti sanno dove si trova.
Anguilla ha 33 spiagge incontaminate e oltre 12 chilometri di sabbia bianca che si illumina con i colori dell’acqua turchese e blu cobalto. Tutte le spiagge di Anguilla sono pubbliche e accessibili.
A Captain Bay, raggiungibile in fuoristrada attraverso un percorso tortuoso e poco segnalato hanno trascorso le loro vacanze Brad Pitt, Sharon Stone, Denzel Washington, Uma Thurman, Dan Brown, Robert De Niro. A Cove Bay si arriva in auto o motorino fino alla sabbia. Per raggiungere Crocus Bay si attraversa The Valley, la piccola capitale.
Meads Bay è lunga un chilometro ed è popolata da ristorantini e resort come Malliouhana, Frangipani, Carimar, Anacaona, il prestigioso Four Seasons.
La sabbia a Meads Bay è corallina, non finissima e l’acqua trasparente. Molto salutare il bagno la mattina all’alba oppure una passeggiata sulla battigia. Questo lato dell’isola regala ogni sera anche magnifici tramonti. L’ Unesco l’ha incoronata tra le 10 spiagge più belle del mondo.
La Rendezvous Bay si trova davanti a Saint Martin: qui sorge una delle prime strutture turistiche dell’isola, l’Anguilla Great House, in tipico stile caraibico che ha ospitato negli anni d’oro Elizabeth Taylor, e il campo da golf 18 buche dell’Aurora Anguilla Resort. A Sandy Ground ci si imbarca per l’escursione a Sandy Island.
Di sera la spiaggia si anima e diventa un punto di ritrovo per i turisti e la gente del luogo. Sandy Ground è anche la spiaggia dove si svolge la regata finale del Carnevale di agosto, molto seguito e sentito dagli anguillani. Su Maundays Bay si affaccia l’iconico Belmond Cap Juluca.
Infine Shoal Bay, forse la più conosciuta, meta dei turisti che arrivano da Saint Martin per un’escursione in giornata. Il mare ha tante sfumature, la barriera corallina arriva quasi a riva ed è facilmente accessibile, la sabbia è bianca e fine come borotalco. Animata da ristorantini e piccoli bar colorati, Shoal Bay è la spiaggia ideale per i bagni, lo snorkeling e le immersioni.
E’ conosciuta come la baia del design per l’architettura delle strutture basse, bianche e geometriche ben integrate con la natura secondo i dettami modernisti dell’americano Myron Goldfinder.
Per gli appassionati naturalisti c’è l’opportunità di ammirare la nidificazione e la schiusa delle uova delle tartarughe marine nel loro ambiente da aprile a novembre. Le migliori spiagge dove trovarle sono Maundays Bay, Meads Bay, Captains Bay e Limestone Bay. E’ possibile anche fare gite a cavallo sulla spiaggia o nell’entroterra attraverso sentieri che conducono alle saline in mezzo a distese di mangrovie.
Come muoversi ad Anguilla
La strada principale che attraversa l’isola è percorribile in meno di mezz’ora. Piccoli sentieri polverosi si diramano dall’arteria principale verso villaggi semplici accanto ad alberghi lussuosi, ristoranti eleganti e spiagge deserte. Anguilla è ancora oggi un territorio britannico d’oltremare. Per chi viene la prima volta il tassista può diventare l’amico sull’isola.
In ciascuno dei punti di accesso (in aeroporto o al terminal del ferry) i taxi aspettano i clienti per accompagnarli in hotel, ville o appartamenti. Possono proporvi anche un tour dell’isola, le tariffe sono fisse. E’ possibile fare escursioni guidate tutti i giorni in vari punti dell’isola per piccoli gruppi. Il tourist board consiglia di affittare l’auto per muoversi più liberamente.
Va considerato che essendo un’ex colonia inglese la guida è a sinistra e serve una patente temporanea da richiedere al noleggio presentando quella italiana al costo di 25 dollari. Ma le strade la sera sono poco illuminate. Fermandomi solo due giorni ho preferito affidarmi a driver privati e concordare di volta in volta la tariffa degli spostamenti.
Quando andare ad Anguilla
Anguilla ha un clima tropicale caldo tutto l’anno con temperature leggermente più basse da dicembre a marzo. I mesi più afosi vanno da maggio a ottobre, le precipitazioni si concentrano da agosto a novembre ma sono di natura tropicale e quindi di breve durata.
L’acqua del mare è calda ed è possibile fare sempre il bagno. La variabile è il vento che può essere in alcuni giorni molto fastidioso. A settembre e ottobre aumenta il rischio del passaggio di uragani e molte strutture chiudono i battenti.
L’alta stagione è il nostro inverno da Natale a Pasqua ma i prezzi lievitano. Tuttavia la tarda primavera e l’estate (stagioni più calde e solo con brevi piogge tropicali), offrono il vantaggio di tariffe accessibili essendo bassa stagione (circa il 30% in meno).
Dove dormire ad Anguilla
L’isola offre molte opportunità di alloggio. Se si è in gruppo può essere un’idea l’affitto di una villa sul mare con tutti i confort e il personale di servizio a disposizione. A Shoal Bay Altamer Resort propone ville in stile modernista dotate di piscina, spazi per lo yoga, sale cinema e biliardo.
Sempre a Shoal Bay l’altro indirizzo top è Zemi Beach House, hotel 5 stelle con piscina all’aperto, tasting room con una selezione di 100 rum, Spa thailandese e colazione inclusa servita sulla spiaggia sotto le palme. Le stanze sono ampie con balcone vista mare. La struttura è articolata e immersa in una folta vegetazione tropicale con varie piscine e angoli panoramici.
Gli hotel sul mare sono deliziosi giardini tropicali con cottage e appartamenti provvisti di cucina a un passo dalla spiaggia, come il Carimar Beach Club Hotel in cui ho alloggiato. Il proprietario è un simpatico signore svizzero che vi accoglie con un calice di sauvignon blanc sulla spiaggia privata dell’hotel.
L’isola offre un ampio ventaglio di resort di lusso dei principali brand internazionali, tutti sul mare, con piscine a sfioro e viste suggestive. Per chi è alla ricerca di festival di musica caraibica Anguilla ospita in marzo il Moonsplash con più di 30 edizioni all’attivo, una sorta di Jova Beach Party in versione reggae-anguillana.
Dove mangiare ad Anguilla
Anguilla si sta affermando negli ultimi anni come capitale culinaria dei Caraibi. Il Washington Post l’ha citata tra le destinazioni caraibiche in cui si mangia meglio. Di qui il gran numero di ristoranti con un’offerta gastronomica varia, dalla cucina creola più tipica alle contaminazioni fusion.
I fine dining nei grandi resort sono il Salt del Four Seasons, così chiamato perché il sale locale viene aromatizzato sul momento al tavolo come accompagnamento ai piatti di pesce, carne e verdure. Altro indirizzo consigliato è Uchu, uno dei ristoranti all’interno del Belmond Cap Juluca. Il locale è a bordo piscina con affaccio su Maundays Bay: propone un menu peruviano dai sapori caraibici accompagnato da musica dal vivo. Il Belmond ospita anche Cip’s by Cipriani dove gli ospiti possono apprezzare la cucina italiana in riva al mare sotto il cielo stellato.
Hibernia Restaurant and Art Gallery è un locale originale, non sul mare, immerso in un bel giardino con galleria d’arte annessa. Arredamento orientale, tutto molto curato. La cucina è prevalentemente francese (inclusa la carta dei vini di qualità, ho bevuto un Pouilly fumé) con influenze orientali. Deliziosa l’aragosta al latte di cocco. https://www.hiberniarestaurant.com/
Fra gli ingredienti della gastronomia anguillana c’è l’aragosta spinosa caraibica. Oggi si vuole recuperare questa tradizione con una piccola produzione di altissima qualità e l’esperienza della raccolta è prenotabile durante il festival culinario da maggio a luglio. A Shoal Bay West si mangia con i piedi nella sabbia alla Trattoria Tramonto dove la cucina anguillana incontra quella italiana.
Per tutte le novità del 2024 ad Anguilla, è online la guida ufficiale dell’isola consultabile a questo link.
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