Arrivare a Varallo, tra paesaggi che ricordano le alture verdissime e nebbiose della Cina meridionale o delle Ande, è un’esperienza che vale la pena di vivere. Arroccato su uno sperone di roccia, a 600 metri di altezza, il Sacro Monte di Varallo in Valsesia (siamo in Piemonte) è il più antico del complesso dei nove Sacri Monti dell’Italia settentrionale, eletti patrimonio Unesco nel 2003. Conosciuto come la “Gerusalemme delle Prealpi” è immerso in un bosco trasformato in giardino rinascimentale.
Il luogo nel suo complesso sprigiona un’atmosfera magica e inimmaginabile. Lungo un percorso fatto di saliscendi si incontrano 45 cappelle, una diversa dall’altra, finemente restaurate e all’interno oltre 800 statue di terracotta a grandezza naturale dipinte e vestite con costumi reali che riproducono la vita e la passione di Cristo.
Varallo: la Nuova Gerusalemme
Nell’intento del suo fondatore, il frate francescano Bernardino Caimi di Milano, guardiano del Santo Sepolcro in Terra Santa, il luogo doveva riprodurre alla fine del XV secolo, i lontani siti della tradizione cristiana per tutti quei pellegrini indigenti che non potevano permettersi il lungo viaggio. La “Nuova Gerusalemme” fu chiamato il Sacro Monte di Varallo alla cui realizzazione vennero chiamati illustri artisti come Gaudenzio Ferrari, Bernardino Lanino, Tanzio da Varallo.
Assolutamente da non perdere la visita della cappella con la Crocifissione (definita da Vittorio Sgarbi la “Cappella Sistina” del Piemonte) e la rappresentazione dell”Ecce Homo“, uno spettacolare quadro teatrale con tanto di palcoscenico affollato da decine di personaggi sulla scena.
Con l’avvento della Controriforma cambiò il modo di percepire la religione. Se prima l’obiettivo era il coinvolgimento realistico della persona devota nella narrazione delle storie, senza barriere, la Controriforma introdusse delle grate tra i fedeli e la scena, per creare un distacco e rendere più spirituale il cammino.
Oltre alla bellezza delle cappelle, di Varallo, che può essere raggiunta anche in funivia dalla cittadina situata in basso, colpisce l’armonia degli spazi verdi e delle architetture degli edifici, tutti in stile rinascimentale. Un borgo ideale, dove campeggiano tra cespugli di fiori e siepi ben potate, insolite palme che ricordano le atmosfere della Terra Santa.
Per visitare il Sacro Monte non si paga un biglietto d’ingresso. Il sito è sempre aperto giorno e notte. Anche la sera merita una visita per apprezzare i recenti lavori di illuminazione (sono state montate copie delle antiche lanterne secentesche) che conferiscono al luogo un fascino particolare.
Varallo: soggiornare in zona
La visita al Sacro Monte può essere arricchita da un soggiorno nel vecchio Albergo del Sacro Monte, una locanda a gestione familiare in stile art deco con ampie vetrate retro’, infissi in ferro battuto, volte dipinte e la pensilina d’ingresso in ghisa, come nelle antiche stazioni ferroviarie. Immerso nel verde e proprio all’inizio del percorso, l’hotel fu costruito nel 1594 per ospitare gli artisti e i primi pellegrini. Pur ristrutturato conserva ancora il fascino antico. Le camere sono semplici e accoglienti, arredate con mobili in legno decorato. La cucina del ristorante, tipica della Valsesia. I prezzi sono da classico bed and breakfast. Intorno ai 40 euro a persona, 56 euro con la mezza pensione, per un minimo di 3 notti. La struttura è aperta dalla primavera a tutto l’autunno.
Varallo: cosa vedere
Varallo è raggiungibile da Milano o da Torino in due ora circa di auto. La “Gerusalemme delle Prealpi” è una visita da non perdere! Meritano anche i musei della cittadina sottostante (la Pinacoteca, il Museo di Storia Naturale e il Museo del Sacro Monte) e a Fobello la mostra del Puncetto (ricamo tipico della zona).
Sacro Monte di Varallo (VC)
Tel: +39 0163-53938
Web:
www.sacromontedivarallo.com – www.sacrimonti.net
Albergo Sacro Monte
Varallo Sesia (VC) – 13019
Tel: +39 0163-54254-54255
Web: www.albergosacromonte.it
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